A
quindici anni mio padre mi regala la mia prima fotocamera: una Zenith EM con la
quale inizia la mia formazione. Completamente manuale, imparo che la fotografia
è “Emozione ed Immaginazione”. Cogliere l’attimo che non si presenterà più,
fissare, congelare un frame di vita ed al contempo vedere la foto già prima che
lo scatto dello “shutter” rimbalzi dall’orecchio al cuore. Sfiorare il pulsante
ed ascoltare il flebile movimento delle lamelle del diaframma che si chiudono
verso il centro delle lente, lo specchio che si solleva ed infine le tendine
che si rincorrono.
Partecipo
a vari concorsi ed anche con discreti risultati, mostrando le mie emozioni, ma
cercando anche altre vibrazioni nelle opere degli altri, di chi come me
condivide la mia stessa passione ed il mio stesso tormento. Due concorsi vinti,
un portfolio selezionato per Nettuno 2015, quattro opere selezionate per due
concorsi Nazionali “Bachelet” e due opere selezionate per un concorso Nazionale
“Rapallo chiama Nizza”
Spesso
mi trovo in Oriente per ragioni di lavoro, ed a volte per periodi non brevi. Quale migliore occasione per cogliere momenti di
vita che non ti appartengono, non in prima persona, ma che fanno parte comunque
del tuo vissuto. Allora prendo il mio “terzo occhio”, una fotocamera muletto,
ed esco per strada.